Guardo la curva morbida della sua guancia, la linea del collo flessuoso,
tanto delicato che temo potrebbe spezzarsi se solo qualcosa lo
colpisse, la piccola nuca deliziosa, e il tripudio corvino dei capelli
raccolti in una setosa treccia avvolta dietro il capo.
Il contrasto del nero dei suoi riccioli, col niveo candore della pelle,
mi affascina al punto che non riesco a staccarne lo sguardo. È ipnotica,
come il canto di una sirena.
Le braccia morbide, lisce e bianche. L’abito bordeaux che lascia
scoperte le spalle. Il corpetto che esalta il seno e si stringe in vita,
per poi allargarsi morbido sulle pieghe della gonna. Le accarezzo,
affondo i palmi nella sua pelle di velluto.
Le labbra, rosa e soffici. Un bacio vi affonda. È elettricità, è calore,
è follia. Le mani, le viscere, il petto. Fanno male. Un bacio fa male,
perché nulla basta mai, di lei. ..........
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